domenica 3 marzo 2013

Valerio Evangelisti - One Big Union

Ho trovato “One Big Union” di Valerio Evangelisti una lettura quasi necessaria al giorno d'oggi. In questo romanzo si possono trovare elementi di storia di quel movimento sindacale nato negli USA del primo novecento conosciuto come Industrial Worker of the World, sorto dalle ceneri del più elitario Knights of Labour. Questo nuovo tipo di sindacato era aperto a qualsiasi tipo di lavoratore, compresi i migranti non regolari, a quei tempi completamente indifesi. Tutti i lavoratori erano considerati uguali per quell'organizzazione qualsiasi mansione svolgessero e la parola d'ordine era: An injury to one is an injury to all ( Un torto a uno è un torto a tutti). Come scriveva Mario Tronti: “ai capitalisti fa paura la storia degli operai, non fa paura la politica delle sinistre. La prima l’hanno spedita tra i demoni dell’inferno, la seconda l’hanno accolta nei palazzi di governo“.
Robert W. Coates è un giovane meccanico americano decisamente razzista e nazionalista con l'ossessione del mito della famiglia. Agenzie private al soldo di corporazioni padronali (da una di queste nascerà in seguito l'FBI), lo assumono con lo scopo di infiltrarlo all'interno dei vari movimenti sindacali ed operai. La vicenda che si sviluppa per oltre un cinquantennio da fine ottocento fino agli anni trenta del novecento è veramente avvincente e coinvolgente. Consiglio la lettura a chi ama il romanzo storico ma anche a chi ama il noir.

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