Esiste una leggenda appartenente alle civiltà
precolombiane prosperate in Messico che racconta di un luogo chiamato
Mictlàn. Esso era considerato il livello inferiore del mondo
sotterraneo, quello che noi chiamiamo comunemente inferno. Lo
situavano a nord, nelle terre che oggi conosciamo come gli Stati
Uniti d'America. Era un luogo maledetto e allo stesso tempo agognato,
per raggiungerlo bisognava superare nove tappe o prove. Un impresa
che solo eroi mitici potrebbero affrontare, non certo un' esile
ragazzina messicana, Makina che parte dal suo villaggio, su richiesta
della madre alla ricerca del fratello sperduto nel grande e
pericoloso nord. La storia sviluppata con grande perizia minimalista
da Herrera è una sorta di narco-fiaba. Tutto procede come in sogno,
case basse cieli luminescenti, strade polverose, fanno da sfondo a un
Messico dominato da bande di narcotrafficanti a loro modo surreali ed
improbabili. Vivido e nitido il rapporto isterico di
attrazione-respingimento tra i due paesi confinanti. Risulta evidente
il percorso iniziatico della giovane eroina (figura appartenente alla
tradizione messicana), che quasi ricalcando le tappe di una pseudo
Divina Commedia deve superare nove prove, quanti sono i capitoli di
questo breve romanzo. Solo allora potrà fare ritorno e sarà
finalmente una persona migliore. Una vicenda dalla trama esile molto
ben scritta che trova nel rovesciamento del binomio Dante –
Beatrice, ( Makina – fratello) più di un motivo d'interesse. Una
nuova figura di donna sta nascendo nel mondo latino americano.
Yuri
Herrera è nato ad Actopan, in Messico, nel 1970. Ha studiato
Scienze Politiche in Messico e Letteratura negli Stati Uniti. Con il
suo primo romanzo
La ballata del re di denari ha vinto, nel 2003, il Premio
Binacional de Novela "Border of words", e nel 2009 in
Spagna il premio "Otras voces, otros ambitos",
confermandosi come uno degli scrittori messicani più promettenti.
Segnali che precederanno la fine del mondo è il suo secondo romanzo.
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