domenica 17 febbraio 2013

Philip K. Dick - Follia per sette clan


Una lunga guerra è stata combattuta tra la Terra e il lontano pianeta Alfa. Raggiunto finalmente un accordo di pace con gli esseri “insettoidi” che abitano il pianeta, rimane aperto il problema della gestione di Alfa III L2, luna di Alfa e antica colonia della Terra abitata unicamente da esseri umani malati di mente. Alfa III L2 di fatto veniva usato come ricovero per malati psichiatrici ormai molto abbondanti sulla madre patria. Venuto meno il controllo terrestre, gli abitanti della colonia, discendenti dei deportati originali, si è organizzato secondo uno schema favorito dalle tare ereditarie acquisite. A seconde della propria patologia, gli abitanti di Alfa III L2 vengono divisi in tribù: Eb (ebefrenici) Mani (maniaci), Skiz (schizofrenici), Os/Com (ossessivo/compulsivi), Poli (polimorfici), Para (paranoici), e Dep (depressi). La catalogazione è a volte incerta, eppure si rivela del tutto funzionale, e capace di dar vita a un modello di convivenza stabile per i sette clan. Ognuno di essi modella il proprio insediamento e il proprio ruolo sociale su caratteristiche psichiche. I Mani sono i più forti e violenti, i Para girano con un simulacro che fa la funzione dell’assaggiatore del re, gli Eb, persi nella contemplazione, vivono in una città sommersa dall’immondizia.
L'autore abbandona i soliti toni cupi che lo contraddistinguono in favore di un humour grottesco che riporta alla memoria i lavori di Vonnegut e Adams. Basti far attenzione ai nomi degli insediamenti dei sette clan, ispirati a personaggi storici o letterari: Hamlet Hamlet (ossessivo/compulsivi), Adolfville (paranoici), Alture Da Vinci (maniaci), Gandhitown (ebefrenici), Proprietà Cotton Mather (depressi), Insediamento Giovanna d’Arco (schizofrenici). Allo stesso tempo sembra un tentativo, forse non molto riuscito, di affrontare le tematiche legate alle malattie mentali. Il romanzo risulta affascinante in virtù del fatto che l'autore riesce ad immaginare una società di “anormali” che in assenza di “normali” riesce comunque ad organizzarsi con regole condivise e rispettate. Eleggono rappresentanti che deliberano sui problemi della società. L'azzardo è evidente e provocatorio: i matti riescono dove i sani falliscono. Per contro la Terra sembra essere il regno della mistificazione e del tradimento, ancora una volta gli esseri umani tramano contro altri popoli (gli Alfani) o individui non conformi (i malati di mente), con l'unico scopo di perseguire i propri interessi economici. Gli esseri umani non cambiano, il futuro non sembra dissimile dal passato, ma una lieve differenza come un disturbo mentale può essere una testimonianza di libertà. Consiglio la lettura a chi ama la fantascienza inusuale, in cui vengono analizzati molteplici risvolti psicologici dei personaggi .

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