(dall'introduzione di Claudio Chianura)
Ho ricevuto in
dono questo libretto per il mio compleanno e devo dire che i tipi
delle Edizioni Auditorium hanno fatto davvero un buon lavoro
raccogliendo le parole sparse lungo il corso degli anni da Robert
Wyatt. Non si tratta dei semplici testi delle sue canzoni, ma bensì
delle sue parole, dei suoi pensieri, dell'idea stessa che lui
possiede del mondo contemporaneo. Consiglio la lettura di questo
volumetto a tutti coloro che vecchi o giovani amano la semplicità
d'animo e la coerenza interiore. Wyatt è un musicista atipico nel
panorama pop internazionale, nasce stupendo batterista (i mitici Soft
Machine)e dall'incidente del 1973 che lo priverà dell'uso delle
gambe, giocoforza si trasformerà in cantante e compositore
prediligendo l'uso delle tastiere. Nel 1974 darà alle stampe il suo
album capolavoro: ROCK BOTTOM , vero e proprio manifesto di una
rinascita a nuova vita sia umana che artistica, sempre che nel suo
caso sia possibile separare le due cose. L'ascolto di questo album
richiede anche al giorno d'oggi un cambio di prospettiva decisamente
radicale. La parola d'ordine è UMILTA', questa sembra essere la
giusta password necessaria per accedere a quel mondo misterioso e
interiorizzato in cui il musicista vuole accompagnarti. E' il mare,
la sua metafora che in SEA SONG, canzone che apre l'album, con la sua
melodia sghemba sembra volerti attirare verso una zona
inconsistente ma accogliente, senza dei limiti ma con sicurezze calde
e umide come il ventre materno e il suo liquido amniotico. Quindi
morte e resurrezione, l'acqua diventa il luogo dove tutto cambia, i
suoni non sono più gli stessi che sulla terra ferma, da qui la
destrutturazione del linguaggio fino al riconoscimento della melodia
descritta come solo la semplicità dello strumento voce può
descrivere, senza tempo, senza barriere ideologiche, senza
compromessi. Ancora grazie Bob.
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