Siamo andati allo spettacolo messo in scena al
teatro Elfo Puccini il 16 maggio con la convinzione di assistere ad
una di quelle rappresentazioni tipicamente di taglio scolastico e al
contrario abbiamo assistito ad una rappresentazione che è stata
realmente un atto di amore tra generazioni diverse.
Conoscevamo la grande professionalità degli amici di Extramondo ma
onestamente non credevamo possibile un risultato di questo livello.
Avendo seguito la genesi del progetto sin dall'inizio, sapevamo delle
grandi difficoltà che l'organizzare un lavoro di questo tipo
comportava. Il risultato è stato davvero eclatante. Vedere 50
giovanissimi ragazzi per lo più completamente a digiuno di
esperienze di recitazione, muoversi sul palco e affrontare dialoghi
anche complessi, dimostra la grande qualità del lavoro svolto.
Personalmente mi ha molto colpito il parallelismo tra la lapide di
piazzale Loreto e il monolito di “2001 odissea nello spazio”, in
quanto sono convinto che i simbolismi abbiano il loro valore che si
rafforza nel tempo. Infatti è proprio la lapide che serve da imput
iniziale per un gruppo di giovani che come tanti passa i suoi
pomeriggi per la strada o nelle piazze cittadine di tutta Italia a
“cazzeggiare”, in preda alla mancanza cronica di soldi e di
stimoli reali. Come i primati del celebre film attingono dal
misterioso monolita la coscienza del loro essere, così i ragazzi
scoprono dalla lapide l'eccidio di 15 partigiani. Inizia una ricerca
metafisica, dove i ragazzi guidati da un mefistofelico Andrea
Faciocchi e una bravissima Roberta Romussi, ripercorrono tutta la
drammatica vicenda dell'eccidio. Abbiamo parlato di atto di amore che
si è realizzato soprattutto alla fine quando i parenti delle vittime
invitati sul palco hanno espresso, anche solo nei gesti , tutta la
visibile riconoscenza possibile. Realizzato nei riconoscimenti che
tutti, interpreti e pubblico hanno omaggiato a Michela Blasi regista
e vero motore propulsore dell'intero progetto, di cui ricordiamo
questo spettacolo è solo la prima parte. Che altro dire..sembra
chiaro che quando i giovani sono stimolati in modo intelligente da
persone culturalmente preparate, riescono ad ottenere risultati
davvero oltre ogni aspettativa. Quindi segnaliamo anche i meriti
della scuola pubblica troppo spesso criticata. Un grazie a tutte le
associazioni che hanno partecipato al progetto, ai parenti delle
vittime e non ultimo al teatro Elfo Puccini.
p.s.
Il sogno nel cassetto resta di poter vedere
realizzato il DVD, perché sarebbe un vero peccato non documentare
uno spettacolo dall'alto valore didattico.
grazie del bellissimo articolo!
RispondiEliminamichela
Tutto merito del vostro lavoro, continuate su questa strada.
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