domenica 10 novembre 2013

SABATO SERA NEL BAR E' ENTRATO UNO STRANIERO



Sabato sera nel bar è entrato uno straniero che ha cominciato a parlare di se stesso. Le sue esperienze, le sue paure e le sue emozioni si sono letteralmente liberate nello spazio circostante e tutto hanno pervaso. Il suo linguaggio era diretto e i concetti che voleva esprimere erano chiari. Un fiume incessante di parole si è scaricato con l'intensità di un attacco di artiglieria su tutti i presenti che però, superato lo sconcerto iniziale, hanno avuto la pazienza di ascoltarlo fino alla fine. Lo straniero ha potuto finalmente comunicare ad altri esseri umani a lui simili ma comprensibilmente inconsapevoli, le drammatiche dinamiche che determinano la sua vita o meglio dire sopravvivenza. Infatti l'esigenza di sopravvivere costringe lo straniero a fare i conti con una esistenza condotta ai margini della società consumistica per lo più popolata da figure ambigue e di malaffare. Anche fra loro egli risulta straniero perché in realtà anche lui stesso rifiuta di riconoscersi in quello che è.

Dobbiamo davvero ringraziare EXTRAMONDO per aver creduto in questo esperimento, perché di esperimento si trattava, in quanto credo che tutti i presenti abbiano davvero apprezzato il lavoro che Mauro e Andrea hanno messo in scena in uno spazio così esiguo come il Bar Mirage. Il testo di Koltès è davvero molto complesso e in più Mauro ha dovuto affrontare la possibilità che in qualsiasi momento dello spettacolo qualche passante incuriosito sarebbe potuto apparire alle sue spalle cogliendolo di sorpresa. Mauro recitava proprio dando le spalle all'ingresso. Complimenti,davvero complimenti è stata un esperienza emozionante che speriamo di ripetere al più presto. Sotto trovate un breve filmato (scarsissima qualità) di una porzione dello spettacolo.
   










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